Belchite: da simbolo franchista a risorsa patrimoniale. Passato, presente e futuro di una località segnata dalla guerra civile spagnola
Resumen: Le rovine della città di Belchite sono, insieme all'Alcázar de Toledo e al bombardamento di Guernica, uno dei simboli più importanti della dittatura di Franco. Questa storica città aragonese, fu lo scenario di una feroce battaglia nel quadro del terribile Fronte dell’Ebro attivo durante tutta la Guerra Civile Spagnola (1936-1939). Nell'agosto e settembre del 1937 l'esercito repubblicano, con la partecipazione delle Brigate internazionali, assediò e prese la città, che era un luogo di grande importanza strategica per la sua vicinanza alla capitale aragonese. Un anno dopo, nel 1938, la città fu riconquistata dall'esercito franchista.
Con la fine della guerra fu promulgata una legge secondo la quale tutte le popolazioni che avevano subito una distruzione del 75% dei loro edifici sarebbero state "adottate da Franco". Le prime due furono precisamente quelle di Belchite e Teruel, che ricevettero il nome di "Popoli adottati dal Caudillo", con decreto del 7 ottobre 1939. Al cominciare la ricostruzione, Franco, seguendo le teorie del valore simbolico della rovina dell'architetto tedesco Albert Speer, decise di lasciare il villaggio in rovina come simbolo della vittoria contro i repubblicani, spostando la popolazione in una nuova città costruita a 500 metri dal villaggio originale. Questo modo di operare diventerà un paradigma della nuova architettura propugnata dal franchismo.
Il 28 ottobre 2002 la Villa di Belchite è stata dichiarata BIC (Bien de interés cultural), la più alta categoria di protezione nella legislazione spagnola, come Conjunto de interés artístico.
L'obiettivo di questo lavoro è analizzare il processo di distruzione e abbandono della vecchia Belchite, la ricostruzione della nuova città, il suo uso simbolico da parte della dittatura e la scoperta e la valorizzazione di questi elementi come bene culturale di prim’ordine e importante risorsa per lo sviluppo territoriale della regione.

Idioma: Italiano
DOI: 10.14633/AHR225
Año: 2020
Publicado en: ArcHistoR 7 (2020), 347-373
ISSN: 2384-8898

Factor impacto SCIMAGO: 0.187 - Architecture (Q1) - Visual Arts and Performing Arts (Q1) - History (Q1)

Tipo y forma: Article (Published version)
Área (Departamento): Área Historia del Arte (Dpto. Historia del Arte)
Exportado de SIDERAL (2023-07-06-12:20:29)


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 Notice créée le 2020-11-25, modifiée le 2023-07-06


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